Gli anziani alla guida sono davvero un pericolo?
- 25 Marzo 2021
- Posted by: Gianfranco
- Categoria: Infortunistica stradale
Con l’avanzare dell’età i riflessi diminuiscono, per tale motivo mettersi alla guida di un auto è sinonimo di creare un pericolo. Gli anziani alla guida rappresentano quindi una categoria a rischio. Ma sarà davvero così?
Quanti sono gli anziani alla guida in Italia?
In Italia, oggi sono oltre sessantamila gli anziani ancora in possesso di patente di guida.
Molti sono gli ultra novantenni che ottengono il rinnovo della patente di guida (dati 2019)
Sono davvero un pericolo gli anziani al volante?
I nonni al volante sono effettivamente un pericolo? A leggere le statistiche qualche dubbio viene, visto che secondo le stime della Commissione Europea il tasso di incidenti mortali fra gli over 75 è cinque volte superiore alla media ed è doppia l’eventualità di lesioni gravi.
Dopo una certa età si presentano problematiche come la diminuzione della capacità di attenzione, dei riflessi, il grado di autonomia nei gesti quotidiani, i deficit visivi e uditivi, i disturbi del sonno, il numero di farmaci assunti e l’eventuale abuso di sostanze alcoliche.
C’è un limite di età oltre il quale non è più consentito guidare?
Secondo la normativa vigente, non vi è un limite di età per il possesso della patente di guida. L’impossibilità di rinnovo della patente è dettata dallo stato fisico della persona. Problemi di vista, cardiaci o di salute gravi sono tra i motivo principali di respingimento della richiesta di rinnovo. Accertamenti da parte di medici abilitati e successivamente di un apposita commissione valuteranno caso per caso se autorizzare o meno il rinnovo della patente per gli anziani alla guida. La Società Italiana di Gerontologia e Geriatria dichiara che un ultrasettantacinquenne su due ha i riflessi appannati e non dovrebbe stare al volante, anche se nella gran parte dei casi i nonni guidano nei dintorni di casa e tenendosi alla larga dagli orari di punta.
Caso studio sulle condizioni psico fisiche degli anziani alla guida
Un gruppo di ricercatori delle università di Milano-Bicocca e Roma-Tor Vergata, ha coinvolto alcune decine di over 75 valutandone diversi aspetti di salute e legati alla guida. I risultati sono sconcertanti se si pensa che tutte le persone che hanno preso parte allo studio sono in possesso della patente di guida. Uno su cinque ha i segni di un decadimento cognitivo o scarsa capacità di attenzione, uno su due deficit dei riflessi, il 15% ha difetti visivi e poco più di uno su dieci un disturbo del sonno.
Così, anche se la maggioranza degli anziani alla guida prende l’auto di rado e per tragitti brevi (uno su cinque non fa più di 40 chilometri a settimana), è inevitabile che il rischio di incidenti aumenti.
In Italia gli over 75 con patente di guida sono circa un milione e mezzo e le vittime stimate circa 400 ogni anno, si comprende così perché gli esperti richiamino a una maggiore attenzione nel valutare l’opportunità di un rinnovo della patente a un anziano.
Come funziona il rinnovo della patente dopo una certa età?
Dopo una certa età il rinnovo della patente di guida non viene richiesto più ogni 10 anni, ma più di frequente.
Il documento dev’essere rinnovato:
- tra i 50 e 70 anni d’eta ogni 5 anni;
- tra i 70 e 80 anni d’eta ogni 3 anni;
- oltre gli 80 anni d’età ogni 2 anni;
Il rinnovo avviene recandosi presso la Motorizzazione Civile o una delegazione ACI o presso una Scuola Guida e seguendo le istruzioni fornite dagli incaricati.
Una Considerazione importante.
Se valutiamo la situazione più tipica degli anziani alla guida si tratta di persone che, volendo conservare la propria autonomia, mantengono il mezzo per spostamenti che il più delle volte sono limitati a piccole commissioni o spesa per la casa.
Vale la pena fare una considerazione economica su questo tipo di scelta. Il costo di un autoveicolo si può suddividere in spese di utilizzo come la benzina e le gomme e spese di possesso come l’assicurazione, il bollo, tagliandi e manutenzione.
Se sommiamo tutti questi costi e li dividiamo per il numero di km realmente percorsi l’importo risulterà piuttosto alto. L’anziano infatti è nella maggior parte dei casi in pensione e non utilizza il mezzo per recarsi al lavoro.
Questo calcolo mette in dubbio la reale convenienza di possedere una macchina oltre una certa età.
Esistono dei servizi di NCC che, a parità di costo permettono di essere trasportati in modo signorile evitando la fatica e l’attenzione richiesta per la guida. Questi servizi possono essere prenotati per tempo e spesso offrono la possibilità di creare convenzioni o scontistiche per utilizzi programmati.
Vale quindi la pena informarsi. Del resto chi non vorrebbe un autista pe andare a fare shopping?